Il Monastero di Santo Stefano Belbo, appartenente alla Congregazione delle Figlie di San Giuseppe, è un simbolo della Valle Belbo, dove tradizione spirituale e cultura vinicola si intrecciano profondamente. Fondato nel 1906, il monastero divenne celebre per la produzione del Moscato da Messa, un vino bianco dolce essenziale per le celebrazioni liturgiche in tutta Italia. Le suore, note come “suore del vino bianco”, si dedicavano con devozione e professionalità alla vinificazione, guidate dalla Madre Superiora. Dal processo di pigiatura fino all’imbottigliamento, univano lavoro e preghiera, creando un prodotto di alta qualità.

Nel 2014 l declino delle vocazioni portò alla chiusura del Monastero di Santo Stefano Belbo, suscitando grande rammarico nella comunità locale. Questo evento segnò la fine di un’era, ma anche l’inizio di una nuova fase. Nel 2016, la famiglia Marino, proprietaria dell’azienda vinicola Beppe Marino, decise di trasferire la propria produzione all’interno del monastero, continuando così la secolare tradizione vitivinicola.

Fondata su 13 ettari di vigneti pregiati, l’azienda Beppe Marino è nota per la produzione di vini apprezzati sia in Italia che all’estero. Tra i vitigni valorizzati spiccano il Barbera d’Asti, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti. Con il trasferimento della cantina nel Monastero di Santo Stefano Belbo, la famiglia Marino ha portato avanti l’eredità delle suore, mantenendo vivo lo spirito di dedizione e qualità che caratterizzava la produzione del vino da Messa.

Oggi, l’azienda vinicola Beppe Marino non solo preserva le antiche tradizioni, ma le arricchisce con tecniche moderne, continuando a produrre vini di eccellenza. La combinazione di storia, passione e innovazione ha permesso di mantenere viva una tradizione vitivinicola secolare, consolidando il legame profondo tra il territorio e la cultura del vino, sempre sotto l’egida del Monastero di Santo Stefano Belbo.