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Cella Grande

Fra le dolci colline del Canavese, dove i vigneti si affacciano sul lago di Viverone, si trova Cella Grande, un antico monastero benedettino. La chiesa, ormai sconsacrata, conserva un campanile in pietra e una cappella romanica risalenti all’XI e XII secolo.

I monaci che vi abitavano si dedicavano alla viticoltura, producendo vino da un’antica varietà di uva bianca autoctona chiamata “Albalux”, che oggi è conosciuta come Erbaluce.

Nel XVI secolo, sulle rovine della Cella di San Michele, fu edificata l’Abbazia di San Marco, con diritto di pesca sul lago di Viverone e attività vinicola. Il nome della cantina deriva dalla parte più antica della struttura, la “Cella di San Michele”, una cappella votiva romanica con un campanile in pietra. I monaci continuavano a coltivare l’uva “Albalux”, oggi Erbaluce, alla base della denominazione Erbaluce di Caluso DOCG. L’abbazia, passata nelle mani dei nobili nel 1518, divenne una dimora privata nel 1798. Nel 2017, Roberto Bagnod, affascinato dalla viticoltura, acquistò l’abbazia, rilanciando la produzione di vini pregiati. L’Erbaluce, invecchiato nel cuore della vecchia abbazia, si distingue come un eccellente vino d’invecchiamento. La cantina valorizza anche la Carema DOC, ottenuta da uve Nebbiolo delle varietà Picutener e Prugnet.

Oggi, la Cantina Cellagrande continua la tradizione monastica in un resort unico, accogliente e ricco di biodiversità.

Contatti

Via Cascine di Ponente, 21
13886 Viverone, Biella